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_di Okan Caliskan - activedia - Pixabay_ Guarigione .jpg

Della guarigione del corpo

La “mia” filosofia è molto semplice, così semplice che alcuni la considerano una pazzia. Eppure quando ne applichi tutte le regole funziona…

 

No! Ho usato la parola “regole”, io che non le voglio più nella mia vita. Neanche una… Perché mai le propongo a te?

Perché?

 

Forse perché c’è una fase della tua esistenza, dove senza “regole” non vai avanti e nella tua vita non cambia niente se non ti dai delle regole, appunto.

 

Io te ne darei una sola, ed è quella di imparare a meditare, perché la meditazione è uno degli strumenti migliori che abbiamo per auto-ascoltarci, per capire chi siamo, cosa ci fa bene e cosa ci fa male. E se mediti non hai più bisogno di nessuna regola, perché sai sempre automaticamente da solo cosa è giusto in un certo momento per te… per il tuo benessere generale, per la tua salute nel lungo periodo, ma anche per la tua realizzazione personale e per la tua felicità

Uomo in meditazione. Immagine di _Satheesh Sankaran - Pixabay

Dunque, come sempre (se hai già letto le altre pagine) ti propongo di imparare a fare silenzio dentro di te, per farlo puoi andare alla pagina “Il silenzio interiore e i sette pilastri della felicità” e fare l’esercizio che compare lì oppure — se preferisci - ti puoi spostare sulla pagina dedicata alla contemplazione cristiana “Dio, la fede ed io”. 

No? Preferisci sapere (dagli altri, in questo caso da me) anziché scoprire attraverso te stesso? Va bene, l’ho fatto anche io per quarant’anni, ti capisco.

Dunque, torniamo alla “mia” filosofia. Io credo che la vita sia uno specchio perfetto del nostro mondo interiore, così come il nostro corpo fisico sia uno specchio perfetto di quello che noi a livello sottile non abbiamo ancora elaborato o compreso. Io credo che il dolore e/o la malattia siano lo strumento necessario alla vita per dirci che siamo sulla strada sbagliata. 

Dunque non prendertela con il tuo malessere o con i tuo problemi, ma parla con loro. Chiedi al tuo dolore cosa ha da dirti, chiedigli quando hai smesso di ascoltare te stesso per ascoltare gli altri. Chiedigli dove puoi imparare adesso a dire un “no” agli altri, per dire “sì” a te stesso… non al tuo ego, ma alla tua anima. 

Io credo che siamo su questo pianeta per fare esperienze profonde di comprensione, per imparare a realizzare noi stessi capendo chi siamo, facendo fruttare i nostri talenti nascosti sotto le maschere dell’ego (ferite emotive, temi familiari, attaccamenti, paure, ideologie, etc.) , domandandoci quindi cosa ci renda veramente e profondamente felici. È seguendo la nostra realizzazione personale e la nostra felicità che aiutiamo davvero gli altri, non per rispondere ad una dottrina morale, ma ad un nostri innato desiderio di condivisione, un desiderio naturale che può nascere solo nel cuore di chi è profondamente felice e realizzato. 

Allora ancora una premessa, prima di parlare delle “tecniche di guarigione”. 

La premessa è che al di là della tecnica (anche ottimale) che decidiamo di voler usare per guarire il nostro corpo che sia la medicina tradizionale (della quale io non mi occupo) o quella alternativa, la naturopatia o la medicina energetica, etc. nessuna tecnica darà risultati perenni se non abbiamo compreso che il nostro è un sistema olistico in cui anima, mente, corpo ed emozioni giocano insieme, guidati da un sistema sottile-energetico che funziona soltanto se noi siamo felici e ci muoviamo in armonia con la nostra anima, quella parte di noi che sa tutto di noi, vuole il meglio per noi ed aspira ad una felicità sconfinata.

Immagine Pixabay - fractal-764928_1920.jpg
le vie della guarigione .JPG

LA FELICITÀ?
Non è un'utopia, ma una responsabilità.

Meditare può aiutare a sviluppare una profonda CONSAPEVOLEZZA? 
E credo che la consapevolezza sia una chiave per la felicità. 

Vuoi essere felice? Allora devi occuparti della tua consapevolezza.

La consapevolezza non si impara dai libri, è un esperienza che va ricercata, credo che nasca dal vero desiderio di capire, di cercare oltre il velo delle storie che ci siamo raccontati o alle quali abbiamo creduto, oltre il pregiudizio e il giudizio: a questi ultimi siamo culturalmente così abituati da non scorgerli neanche più in noi e nelle nostre abitudini mentali, diventate ormai prigioni dello spirito. 
Ecco, la gioia è fuori dalla galera nella quale viviamo imprigionati e inconsapevoli. Ed una delle chiavi sicure per aprirne la porta è la consapevolezza.

Sciamano - uomo - Immagine Pixabay- shaman-2897334_1280.jpg

Come si diventa consapevoli?

Beh, francamente non so se ci sono molte regole, di sicuro posso indicarti la strada che ho seguito io e che mi ha portata molto in là… il SILENZIO. Non tanto quello delle parole (anche se sono partita da quello), quanto quello del giudizio. 

Impara a rimanere in silenzio davanti a ciò che vedi, qualsiasi cosa tu veda. Sospensione del giudizio? Fanne un esercizio o un gioco, se preferisci.  

Smettila di definire questo buono e quello cattivo, smettila di dire che non sopporti questo e quello; smettila di lamentarti, di scaldarti e di scandalizzarti: se c’è qualcosa che sai e puoi cambiare nel mondo, fallo semplicemente. Punto. 

Anziché giudicare e lamentarti, osserva tutto, in silenzio. 

Impara a fare silenzio con le parole, anche quando ti sembra che le cose vadano storte, il silenzio delle parole ti insegnerà il silenzio del giudizio interiore: quando avrai sviluppato la capacità di non giudicare, avrai energia per cambiare tutto quello che va cambiato e la tua astensione dal giudicare ti donerà enorme pace prima e grande gioia dopo.

Se qualcosa ti fa spazientire, innervosire o arrabbiare, osserva le tue reazioni interiori: diventa uno scienziato di te stesso, osserva le tue emozioni, i tuoi sentimenti, le tue reazioni corporee e i tuoi pensieri. 
Tu non sei niente di ciò che osservi, non identificarti quindi con essi (questo è causa di enorme ed INUTILE dolore nella tua vita), ma non identificati neanche con l’osservatore, non sei neanche quello. Continua ugualmente ad osservare.   

Inspira ed espira profondamente, qualsiasi sfida tu abbia davanti a te. Accetta le tue sfide (non combattere con loro lamentandotene o facendo la vittima con te stesso o con gli altri): esse fanno di te la persona che avresti sempre voluto essere.

Smettila di giudicare ed emettere sentenze: domandati cosa puoi imparare dalle persone e dalla situazioni che la vita ti mette davanti, ciascuna di esse ti da la possibilità di approfondire un tuo tema (un’ombra, un energia negativa, un demone, chiamalo un po’ come ti pare, ma realizza che senza la tua collaborazione non scomparirà); 

quando avrai capito, elaborato ed integrato 
tutte le tue ombre (temi, demoni, etc.) 
non potrà disturbarti più nessuno su questo pianeta, 
dunque accetta le tue lezioni,
nel tuo stesso interesse 

Di’ semplicemente “sì” a tutto quello che la vita ti presenta: essa è sempre ben intenzionata, anche quando così non sembra,
    
I tuoi pensieri e le tue parole sono i colori delle pennellate sul quadro della tua vita. Vuoi una vita piena di luce, armonia e gioia? Osserva che i tuoi pensieri siano amorevoli, rispettosi e positivi: sii consapevole del tuo ruolo di co-creatore della tua realtà e assumiti la piena responsabilità della TUA parte. 

Quando qualcuno ti ferisce, impara ad assumere (completamente) il suo punto di vista (ancora inconsapevole), osserva le emozioni che sveglia in te, lavora con esse per integrarle, vengono dal tuo passato, e poi (poi, dopo aver lavorato con le tue emozioni, che non vanno represse!) perdonalo: non sa fare diversamente in questo momento e ferendoti ti sta dando la possibilità di capire un tema (ombra, demone, etc.) che ha a che fare con te; un giorno gliene sarai grato, anche se questo oggi ti sembra assurdo. Era per questo forse che Gesù ci diceva di amare i nostri nemici. Se nessuna persona ci provocasse, non scopriremmo mai tutta l’immondizia che è dentro i noi e che da lì, nascosta, fa andare storta la nostra vita; non avremmo mai l’occasione di fare questo cosiddetto lavoro con le ombre, non cresceremmo mai e non diventeremmo mai la parte migliore di noi stessi. E...

E...

Soltanto quando avrai perdonato integralmente, radicalmente e consapevolmente qualcuno (dunque DOPO aver SENTITO NEL TUO CORPO EMOZIONI come la RABBIA, senza sentirti in colpa per esse) TROVERAI una PACE PROFONDA dentro di te e quella pace invaderà tutte le sfere della tua vita. 

​

Il PERDONO è un GESTO DI AMORE prima di tutto NEI CONFRONTI DI TE STESSO.

Energie, chakra, meridiani&C. Immagine Pixabay - spiritualism-4552237_1920.jpg
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Riscopri le cose che ti riempiono di gioia e falle. Forse se sei dotato di determinati talenti è perché tu ne tragga gioia per te e con loro porti gioia nella vita degli altri? Se vuoi che questo mondo diventi un posto  migliore riscopri i tuoi talenti e condividili con chi ti circonda. 

Non fare mai niente per ottenere qualcosa (che sia denaro, apprezzamento, sicurezza o altro…), perché questo vuol dire agire non secondo il centro di te stesso, ma al di fuori di te stesso, ma LA FELICITÀ CUI TANTO ANELI è nel tuo centro.

Alba - Immagine Pixabay - morning-2243465_1280.jpg

Abbi il coraggio di lasciare sentieri che ti portano lontano dal centro di te stesso, dalla tua gioia, dalle tue potenzialità: lasciati guidare  dalla gioia o dall’amore incondizionato. 

Vivi nell’attimo presente, non darti pensiero per il futuro, questo ti toglie solo energia per vivere al meglio l’adesso. L’attimo presente ti porta sempre esattamente ciò di cui hai bisogno. E se dovesse trattarsi di dolore, accoglilo perché non diventi inutile sofferenza, ma sia un mattone di posa per la tua nuova casa.  

Fidati della vita: essa si occuperà in modo grandioso e spettacolare di te, se avrai imparato a fare silenzio e a fidarti di essa.

Se ti va, scrivi le tue riflessioni in un diario: questo ti può aiutare a capire e capirti meglio.
Personalmente lavoro anche molto con i miei sogni… 
Fai del “sì” il mantra della tua vita, non importa cosa ti proponga la vita, tu dille sempre “sì”. È un “sì interiore” a quelle cose che non puoi cambiare. Occupati invece delle cose che puoi modificare, assumitene la responsabilità e lasciatele alle spalle. Qualcosa di molto meglio ti aspetta. L’accettazione interiore invece, anche nel cambiare tutto quello che sta a te cambiare, ti porterà immediatamente profonda pace, poi grande gioia e col tempo grande felicità, certo che lo so che te l’ho già scritto, ma tu forse lo avevi già dimenticato.

Allora: basta lamentarsi, basta giudicare, basta preoccuparsi per domani: impara a fare SILENZIO, dentro e fuori. 

Io mi fido della vita e dei suoi doni per me: non mi ha mai delusa. 
E non ha mai deluso nessuno di quelli che conosco e che camminano con coerenza.

TheDigitalArtist - Pete Linforth da Pixabay - strada .jpg

Come fai a sapere che sei sulla strada giusta? 

Già... Cosa ti dice che sei sulla strada giusta? 

Queste sono solo le mie risposte, non devi prenderle per buone al 100%, sono quelle in cui credo io oggi. 

​

-    Hai la sensazione che la vita si stia occupando di te e per questo sei profondamente sereno, anche se ci saranno sempre dei momenti bassi, che fanno parte del percorso: quel DOLORE che vuole essere RICONOSCIUTO (esso è una parte di te della quale a lungo non ti sei occupato), ACCETTATO ed integrato;


-    non dai più la colpa a qualcuno o al sistema, ma ti guardi dentro e ti domandi da dove viene il dolore che è in questo momento nella tua vita;


-    la sera ti addormenti sereno e la mattina ti svegli pieno di motivazione e gioia (anche se ci saranno molti “momenti no”, onestamente la notte no è una vera rarità, dipende dalle ferite che hai dentro…e dalla tua costanza nel lavorarci durante il giorno)


-    non hai bisogno perennemente di medici nella tua vita, MA se ti eri allontanato molto da te stesso, e adesso stai cercando di capire chi sei, è chiaro che avrai bisogno ancora a lungo di medici e medicine… Il processo di guarigione interiore, al quale corrisponde normalmente un processo di guarigione del corpo può essere molto lungo e può durare anche tutta la vita, ma - ricordi il punto 1? - se la sera ti addormenti sereno e la mattina ti svegli pieno di motivazione e gioia, allora sei sulla strada giusta.

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Con calma ti racconterò di diverse e più concrete vie di guarigione, quelle in ogni caso che hanno aiutato me, le persone a me care, i miei clienti e moltissimi altri milioni di persone a guarire il proprio mondo interiore e - di conseguenza - il proprio corpo. Qui sotto ne trovi elencate alcune, ma ricordati che la guarigione è legata ad una grazia.

 

Non avere aspettative e goditi il percorso di conoscenza di te stesso.

Qui alcuni spunti di lavoro:

1

Il codice della guarigione di Alex Loyd

Se vuoi cominciare a lavorare con questo metodo, puoi farlo anche con un video YouTube, considerando però che è estrapolato da un percorso di 40 giorni per cambiare.

(Naturalmente puoi anche fare tutto il percorso dei “40 giorni per cambiare” e ne trarrai grandissimi vantaggi).

Qui intanto il video:

2

Informati sulle frequenze Rife. Trovi anche in questo caso molti video su YouTube.

3

Io trovo molto utili i messaggi subliminali, in questo video (anch’esso estrapolato dai 40 giorni) spiego come li ho scoperti e come li uso. Altrimenti documentati online:

4

Ci sono discipline come il Qi Gong e il Thai Qi, lo Yoga e la bioenergetica che lavorano bene all’attivazione dei tuoi canali energetici. Forse puoi iscriverti ad un corso vicino casa tua? La mia vita mi ha portata sulla via del Qi Gong silenzioso e dello yoga kundalini (qui nel sito troverai col tempo anche molti spunti per lavorare con queste discipline), ma siamo tutti diversi ed ognuno di noi verrà attratto dalla discipline migliore per lui in un dato momento.

5

Ti suggerisco anche di cercare su Facebook il gruppo sulle terapie istantanee di Elia Tropeano, guidato da Luisa Fornasiero. Molto utile. 

6

Per i credenti cristiani approfondirò il discorso della guarigione “in nome di Cristo” nella pagina “Dio, la fede ed io”. Qui se vuoi un video di introduzione:

Credo tu abbia abbastanza spunti per cominciare.
E ricordati che la cosa più importante è vivere un attimo alla volta, qui ed ora. 
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